Impertek

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Se questo progetto potesse parlare, racconterebbe storie di trasformazioni!

Se questa cartellina, avesse la possibilità di esprimere i suoi pensieri, vi racconterebbe non solo di fogli e immagini, ma di un viaggio straordinario di metamorfosi.

Queste cartelline, nate da cataloghi tecnici e book fotografici, rappresentano un esempio tangibile di come anche i materiali più ordinari possano subire trasformazioni, dando vita a qualcosa di unico e significativo. Questo processo creativo, frutto della fantasia e dell’abilità artigianale, celebra i quarant’anni di attività di Impertek, un traguardo carico di storie che meritano di essere ascoltate.

Ogni cartellina racchiude storie di vita. Storie di ospiti della Piccola Comunità Onlus, un’associazione che offre una seconda opportunità a ragazzi in cerca di reinserimento sociale. Qui, le cartelline diventano simboli di speranza e crescita personale, rappresentando il percorso di chi sta imparando a riscoprire il proprio valore. Ma non è tutto: ci sono anche le storie di persone più adulte, spesso segnate dalle esperienze della vita, tra cui malattie come l’Alzheimer. Questi protagonisti si riuniscono presso l’Associazione il Pesco di Mogliano V.to Asp, un luogo fondato con amore e dedizione da Giuliana Tosche. In questo rifugio accogliente, gli ospiti trovano conforto e opportunità di espressione attraverso laboratori creativi. Qui, le cartelline non sono soltanto strumenti; sono un mezzo per riannodare i fili della memoria, per rivivere momenti preziosi e importanti.

Le attività proposte dall’associazione permettono a ciascuno di partecipare attivamente, e mentre lavorano insieme, le “ragazze”, come ci piace chiamarle affettuosamente, raccontano aneddoti e storie del passato. È affascinante ascoltare Bruna, una vivace novantenne, che con lo sguardo attento e il cuore aperto condivide i ricordi delle sue avventure, inclusi quelli di tempi difficili, come la guerra. Ogni collage che realizza porta con sé un pezzo della sua storia, rendendo il suo contributo prezioso e vibrante.

Ma le storie non finiscono qui. Le nostre cartelline nascono grazie alla sinergia di molte persone appassionate. Un gruppo eterogeneo di professionisti e giovani collabora in un lavoro che fonde abilità e insegnamenti. Mentre cuciono, i più esperti trasmettono conoscenze fondamentali alle nuove generazioni, facendo sì che mestieri tradizionali non vengano dimenticati. Le cartelline, quindi, diventano il frutto di un dialogo intergenerazionale, dove l’arte della creazione rivive e viene valorizzata. Ogni punto di cucitura è segno di apprendimento, un gesto che interpreta la manualità come un linguaggio universale di bellezza e armonia.

Questa iniziativa non è solo una “celebrazione commerciale”, ma un’opportunità per esplorare il significato intrinseco delle cose. Attraverso la creazione delle cartelline, abbiamo scoperto come sono realizzati i pavimenti rialzati, comprendendo la complessità degli accessori e dei materiali che li accompagnano. La creazione diventa così un atto consapevole, un modo per apprezzare il processo che ci porta dal progetto alla realizzazione, consentendo una connessione profonda tra creatore e prodotto finale. Ogni cartellina è un microcosmo di storie: racconta di tecniche artigiane, di passione per il lavoro ben fatto e del valore di ogni singolo particolare.

Le cartelline dedicate ai quarant’anni di Impertek non sono semplici contenitori, ma piuttosto portatrici di narrazioni che si intrecciano e si arricchiscono reciprocamente. Sono il risultato di processi di trasformazione che coinvolgono non solo materiali, ma anche le persone che li hanno animati. Ogni cartellina racchiude storie di vita, di apprendimento e di come le cose vengono fatte, facendoci riflettere sull’importanza della comunità e sull’impatto che possiamo avere gli uni sugli altri, ecco perché le nostre attività rispondono ai requisiti di sostenibilità ambientale e sociale.

 

 

Un’altra affascinante storia da raccontare è quella del riuso incrociato dei materiali.

L’interno di queste cartelline, realizzate presso il nostro laboratorio “Ricrearti Lab. – fare per il futuro” è di alluminio ed è una eccedenza di lavorazione proveniente dalla filiera del confezionamento del Caffè Dersut: una dimostrazione di come la creatività possa unire aziende completamente diverse tra loro e di come possibili materiali destinati al riciclo con le attività di riuso possano diventare risorse preziose.

Così, mentre queste cartelline sono pronte ad accogliere nuovi documenti, immaginate per un momento cosa potrebbero rivelare se solo potessero parlare. Sarebbero testimonianze di percorsi di rinascita, di resilienza e di creatività, in grado di toccare i cuori di chiunque si fermi ad ascoltarle. È un invito a guardare oltre le superfici, a riconoscere e celebrare le trasformazioni quotidiane che rendono unica la nostra esistenza.

 

Debora Basei – ecoartista ed ecodesigner fondatrice di Ricrearti

 

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INGLESE

If this project could speak… it would tell stories of transformation!

 

If this folder could express its thoughts, it wouldn’t just speak of sheets and images, it would tell the extraordinary tale of a journey of transformation and metamorphosis.
These folders, crafted from technical catalogues and photographic books, are a clear and tangible example of how even the most ordinary materials can be transformed into something unique and meaningful. This creative process, born from imagination and skilled craftsmanship, celebrates Impertek’s forty years of activity, a milestone full of stories worth sharing.

Each folder holds life stories. Stories of guests from Piccola Comunità Onlus, an association that offers a second chance for young people seeking social integration. Here, the folders become symbols of hope and personal growth, representing the path of those learning to rediscover their own value.

But that’s not all: there are also stories of older people, often marked by life’s challenges, including illnesses like Alzheimer’s. These people are the protagonists who come together at Associazione Il Pesco Mogliano V.to Asp, a place founded with love and dedication by Giuliana Tosche. In this warm and welcoming space, participants find comfort and opportunities to express themselves through creative workshops. Here, the folders are not just simple tools; they are a way to reconnect with memories, to relive precious and important moments.

The activities organized and promoted by the association allow everyone to participate actively. And while working together, the “ladies” — as we affectionately call them — share anecdotes and stories from their past.
It’s truly moving to listen to Bruna, a lively ninety-year-old, who, with sharp eyes and an open heart, shares tales from her adventures, including those from difficult times like the war. Every collage she creates carries a piece of her story, making her contribution vibrant and valuable.

 

But the stories don’t stop there.

Our folders are the result of a collaboration among many passionate people. A mixed group of professionals and young people works together in a space where skills are shared and passed on. While sewing, the more experienced ones teach essential and fundamental knowledge to the younger generations, ensuring traditional crafts are not lost or forgotten.

Therefore, the folders become the result of intergenerational dialogue, where the art of creation is revived and honored. Every stitch is a mark of learning, a gesture that transforms manual work into a universal language of beauty and harmony.

This initiative is not just a “commercial partnership”; it’s an opportunity to explore the deeper meaning of the things around us.
Through the creation of these folders, we have discovered how raised floors are made, gaining insight into the complexity of the materials and accessories involved.
Creation thus becomes a conscious act, a way to appreciate the process that takes us from concept to realization, building a deep connection between the maker and the final product.

Every folder is a microcosm of stories: stories of craftsmanship, passion for a job well done, and the value found in every small detail.

The folders created for Impertek’s fortieth anniversary are not just containers, they are vessels of interwoven narratives, enriched by one another. They are the result of transformations that involve not only materials, but also the people who brought them to life. Each folder holds stories of life, of learning, and of how things are made, reminding us of the importance of community and the impact we can have on one another. That’s why our activities meet both environmental and social sustainability goals.

Another fascinating story is that of cross-material reuse.

The inside of these holders, made of aluminium, a surplus from the coffee packaging process of Caffè Dersut, is a clear demonstration of how creativity can unite entirely different companies, and how materials once destined for recycling can become valuable resources.

So now, as these folders are ready to welcome new documents, take a moment and imagine what they would say if they could speak. They would tell stories of rebirth, resilience, and creativity, stories with the power to touch the hearts of anyone who stops to listen.

It is an invitation to go beyond appearances, to recognize and celebrate the everyday transformations that make our lives truly unique.

Debora Basei – ecoartist ed ecodesigner founder of Ricrearti